Mi cambio ed esco per una sgambata, mi sento fiacco ma non ci penso.
La sera dopocena mi viene un gran dolore allo stomaco, e dormo male.
La mattina il vento è sparito e la giornata magnifica. Mi cambio con Franci come sempre accanto, e vado a scaldarmi. Si rivedono le facce di sempre, ci si saluta, mi sento molto a casa. Entro in griglia presto e sono nella mia solita posizione in partenza.
Alle 10 si parte e dopo un attimo sono già in affanno. Mentre si sale verso Natta mi prende una fitta tremenda a un fianco, sarà il fegato, sarà quel che è, fatto sta che non vado avanti e mi passano in tantissimi. Tento di tenere le ruote di Leo, di Perra, di tutti quelli che conosco, ma non c'è santo che tenga: sono in affanno e inchiodato in salita.
Arrivo al toboga e finalmente si respira, il terreno è una meraviglia e comincio a stare bene.
Finisce il primo giro, saluto i miei ragazzi e ricomincio a salire. Voglio recuperare, voglio spingere. Ma nulla, non riesco ad andare come vorrei ed arrivare al toboga è di nuovo una bella sofferenza.
Mi butto a vita persa, qualcuno lo riprenderò pure in mezz'ora di single track no? Magari...
Trovo il Pagliano in piena cottura e poco altro, e arrivo al traguardo solo soletto.
Solito bip sul cardio e guardo: due ore e unidici minuti, lo stesso identico tempo di un anno fa.
Allora ero gasatissimo e entusiasta, oltre che 76esimo e 11esimo M4, questa volta un pò deluso, e 99esimo e 13esimo M4. E' arrivata gente nuova in Liguria, e di quella che mena.
Pasta party, abbracci con Benetel, foto e pomeriggio sulla spiaggia al sole. Si parla e si ride.
Torno a casa e capisco. Sono tornato la dove ero 10 mesi fa, e il Fabri ci doveva tornare. Ora si inizia davvero, e vediamo dove si può arrivare.
Intanto mi sono divertito, e la voglia di correre è arrivata. Non vedo l'ora già di essere ad Alassio per ricominciare...
BikerForEver
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