martedì 20 giugno 2017

FUORI DAI DENTI

AVSR. Si legge Alta Via Stage Race. Corsa a tappe che segue l'Alta Via dei Monti Liguri in MTB per otto giorni, in pratica da Spezia a Ventimiglia.
Un massacro psico-fisico, da quando è nata l'idea nel 2012. Io l'avevo corsa nel 2013, uscendone massacrato. Era stato un calvario.

Tornarci per fare le prime tre tappe, denominate formula weekend, era sapere di tornare là dove avrei sofferto. Perchè a giugno in Ligura fa caldo per la mountain, troppo caldo, perchè i sentieri sono cattivi, troppo cattivi.

Ho corso le tre tappe, sono stato molto bene, Elema è stata affettuosamente con me, ho visto posti belli e remoti, ho fatto il bagno a Levanto, unica sede di tappa al mare, sono stato con amici cari, alcuni dei quali ora stanno correndo gli altri 5 tapponi.

Poco più di 50 partenti, quasi tutti stranieri. Gente preparata e dura, per lo più.

A questo punto dovrei fare come il mio facebook ciclistico mi mostra ogni giorno. Glorificare la mia prestazione. Sono arrivato secondo nella versione weekend, e sono stato nei primi 15 della generale. Un pò di foto di podi e balle varie, una maglia da mostrare, un nuovo campione italiano, del mondo, spaziale, un mito, una roccia inossidabile, una sfilza di like e commenti tipo "grande, bravo, unico, sei il migliore" e avanti Savoia.

Non mi adeguo, e appaio quello sempre negativo, il lamentoso, il piangina. Dire le cose fuori dai denti fa brutto, devi apparire allegro ottimista, positivo, entusiasta.

#staisenzaridere

Questo è quello che penso. Non siamo nessuno, basta queste insopportabili glorificazioni di mediocri amatori domenicali. Che tutti lo sono, anche quelli che si sentono eroi per maglie da ciaparat.

Ho fatto secondo di cinque, posso vantarmi di questo? Posso sentirmi figo per aver fatto una fatica immensa in salita, sia quando pedalavo che quando mi dovevo caricare la mia consumata BMC sulla schiena e portarla su sentieri da capre? Posso alzare il mio ego quando su sentieri di montagna mi cago letteralmente addosso appena sono un pò esposti? Quando perdo le ruote di altri biker per la paura, o meglio l'inadeguatezza atletica e tecnica?

Non mi sento migliore, anzi mi sento inferiore. Ho visto persone più capaci di me, sono felice ed orgoglioso di ammettere la mia minorità. Non sono campione di niente, e per Dio non cado nel tranello di sentirmi un campione o peggio un eroe per aver portato una bici per tre giorni dove è difficile portarla.

Sono solo un biker, per di più datato e consumato nel fisico. Troppo sovrappeso per andare forte, troppo poco muscolare per salire forte, troppo poco coraggioso per scendere forte.
Il pregio: il coraggio, le palle di provare a fare sempre e solo le cose più grandi me. Mai una volta a correre la dove potrei stare davanti, ma sempre a cercare il confronto con chi è più capace.

Ecco se proprio vogliamo darmi una maglia, voglio la maglia di quello con le palle. Le altre di campioni di qualsiasi angolo dell'universo le lascio volentieri agli altri.

Che la mia sorte mi regali ancora e per sempre il coraggio di provarci pur sapendo di non essere all'altezza. Che questi ragazzi liguri, da Lorenzo a Vanessa, abbiano ancora il coraggio di farci fare questa sfida nei prossimi anni, che rimane un evento speciale. Che la fortuna di avere Ele accanto in questi momenti non passi. Che sia capace di continuare a divertirmi attraverso la fatica spesa in posti d'incanto.

Che soprattutto non passi mai l'emozione di una cena la sera dopo la tappa a volerci bene come fratelli, parlando dei sentieri fatti mentre beviamo troppo vino.
Siete voi che rendete uniche queste giornate.
Andrea, Andrea, Alessandro, Ricky, Francesco, e tutti gli altri, vi abbraccio.


BikerForEver












giovedì 1 giugno 2017

IL WEEKEND PERFETTO

Tre giorni a Firenze, ospiti di Albi ed Alessandra.
Il pranzo sul Lungarno.
La Crit il sabato sera di Elema, lei felice all'arrivo.
La Piazza a Piazza marathon io ed Albi la domenica mattina.
La meraviglia del centro storico fiorentino.
La cena d'incanto la domenica sera.

Tanto sole, tanto caldo.
Ele che si diverte ed è felice. E che domenica mi aspetta a Prato all'arrivo con Stefania.
Una gara di mtb vero, bella, organizzata benissimo, anche se non più dura come un tempo.
Io che do come sempre tutto quello che ho, e che arrivo felice.
Una fiorentina commovente in un giardino di una bellezza rara, innaffiata di buon Chianti.

Un amico del cuore, come fratelli.

Grazie Albi, ma davvero,


BikerForEver