Terza domenica di marzo, terza domenica di gara.
Arriviamo ad Alassio prima di pranzo, come sempre, esco per una sgambata subito perchè alle 15 c'è la kid race e miei due piccoli ci stan prendendo gusto.
Oggi è un pump track in legno a farli giocare, e tra una sdraiata e una capottata si divertono un sacco, prima di aggredire il Nutella Party.
Tempo di primavera, mare e sole, piacere sottile e intenso: Ma sanno tutti cosa si attende per la domenica...
La mattina mi sveglio alle 7 e guardo fuori: piove forte e tira vento. Mentre mi preparo smette la pioggia, ma ormai la gara è segnata: sarà fango a palate.
Nonostante il tempo siamo quasi 400, e con una griglia da grande palco, gente della World Cup e amatori sopraffini. Parto dalla terza griglia, ma vicino a me vedo il Badini, l'Ivaldi e altre gambe buone: sono in buona compagnia.
Qualche via di Alassio e si sale al Metanodotto, comincio a superare e arrivo dopo qualche istante alla Klomp che mi pare in ottima forma nonostante sia al rientro, e decido di accodarmi e respirare...magari, resto fuorisoglia e cominciamo a tirarci a vicenda fino ad entrare nei trails della cresta di Laigueglia. Si scivola molto ma si controlla bene e riattacco la salita asfaltata sempre appiccicato a Sandra.
Nella salita asfaltata lunga e regolare, faccio fatica e pian piano mi stacco, anche se le sensazioni sono migliori delle scorse domeniche, non ne ho ancora a sufficienza. Arrivo in cima e iniziano i sentieri e iniziano i numeri....si scivola, ci si imbratta da paura, gente che rompe catene, che rotola nel bosco, l'inferno è qui.
Mi metto l'anima in pace e decido di andare regolare e senza rischi, l'importante oggi è non esagerare. A forza di intraversate, spinte, testacoda e piedini che zampettano, arrivo al sentiero dell'onda, ritrovo e passo la Klomp e lo pedalo anche bene fino alla discesa finale. Non piove, fortuna immensa, ma ci vuole il pelo a stare in sella, se freni un minimo di troppo ti sdrai subito.
Dopo poco che scendi c'è una rampetta su una passerella in legno ripidissima, scalo do una pedalata e cado come un sacco di patate, piedi agganciati e bici in testa. Mi libero a fatica, mi arrampico dal bosco e torno in sella, mentre mi passa qualche biker e mi tuffo su Alassio, manubrio storto e girato a sinistra e non pensiamoci che è meglio...
Sono sulla spiaggia, qualche crampo e un pò di acqua di mare a massacrare quel che resta della mia povera - e meravigliosa - Focus, e sono al traguardo: 100 nell'assoluta, 10 negli M4, mica facile fare una simile accoppiata!
Come sempre pasta party e ritorno a casa sotto la neve. Anche Alassio è andata, e mi mancherà: adoro questo percorso d'altri tempi, duro e tecnico, dove serve il cuore e il coraggio.
Cose da biker.
BikerForEver
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