lunedì 18 marzo 2013

COSE D'ALTRI TEMPI

Terza domenica di marzo, terza domenica di gara.

Arriviamo ad Alassio prima di pranzo, come sempre, esco per una sgambata subito perchè alle 15 c'è la kid race e miei due piccoli ci stan prendendo gusto.
Oggi è un pump track in legno a farli giocare, e tra una sdraiata e una capottata si divertono un sacco, prima di aggredire il Nutella Party.



Tempo di primavera, mare e sole, piacere sottile e intenso: Ma sanno tutti cosa si attende per la domenica...

La mattina mi sveglio alle 7 e guardo fuori: piove forte e tira vento. Mentre mi preparo smette la pioggia,  ma ormai la gara è segnata: sarà fango a palate.
Nonostante il tempo siamo quasi 400, e con una griglia da grande palco, gente della World Cup e amatori sopraffini. Parto dalla terza griglia, ma vicino a me vedo il Badini, l'Ivaldi e altre gambe buone: sono in buona compagnia.

Qualche via di Alassio e si sale al Metanodotto, comincio a superare e arrivo dopo qualche istante alla Klomp che mi pare in ottima forma nonostante sia al rientro, e decido di accodarmi e respirare...magari, resto fuorisoglia e cominciamo a tirarci a vicenda fino ad entrare nei trails della cresta di Laigueglia. Si scivola molto ma si controlla bene e riattacco la salita asfaltata sempre appiccicato a Sandra.

Nella salita asfaltata lunga e regolare, faccio fatica e pian piano mi stacco, anche se le sensazioni sono migliori delle scorse domeniche, non ne ho ancora a sufficienza. Arrivo in cima e iniziano i sentieri e iniziano i numeri....si scivola, ci si imbratta da paura, gente che rompe catene, che rotola nel bosco, l'inferno è qui.

Mi metto l'anima in pace e decido di andare regolare e senza rischi, l'importante oggi è non esagerare. A forza di intraversate, spinte, testacoda e piedini che zampettano, arrivo al sentiero dell'onda, ritrovo e passo la Klomp e lo pedalo anche bene fino alla discesa finale. Non piove, fortuna immensa, ma ci vuole il pelo a stare in sella, se freni un minimo di troppo ti sdrai subito.

Dopo poco che scendi c'è una rampetta su una passerella in legno ripidissima, scalo do una pedalata e cado come un sacco di patate, piedi agganciati e bici in testa. Mi libero a fatica, mi arrampico dal bosco e torno in sella, mentre mi passa qualche biker e mi tuffo su Alassio, manubrio storto e  girato a sinistra e non pensiamoci che è meglio...

Sono sulla spiaggia, qualche crampo e un pò di acqua di mare a massacrare quel che resta della mia povera - e meravigliosa - Focus, e sono al traguardo: 100 nell'assoluta, 10 negli M4, mica facile fare una simile accoppiata!


Come sempre pasta party e ritorno a casa sotto la neve. Anche Alassio è andata, e mi mancherà: adoro questo percorso d'altri tempi, duro e tecnico, dove serve il cuore e il coraggio.
Cose da biker.

BikerForEver

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