giovedì 26 giugno 2014

IL BAFFO

Ci sono momenti in cui devi farti crescere il baffo.

Serviva nel 2011 perchè dovevo correre Hero e la più dura Transalp della storia in poco tempo.

Serve adesso che devo partire per la Transpyr.
Sette giorni, sette tappe, coast to coast da Roses sul Mediterraneo a Hondarribia sull'Atlantico.
Io e Roby KGB.
104 anni in due.
Oltre 17000+ da scalare.
Mai meno di 100 km di dura MTB tecnica al giorno.

Ho bisogno degli Dei della mountainbike questa volta.
La gamba non è pronta...ma IL BAFFO c'è!!!

BikerForEver






martedì 24 giugno 2014

HEROES ARE OTHERS

Jack mi ha portato tre giorni a Selva, davanti al Sella e al Sasslong.
Abbiamo riso, mangiato, dormito, e corso il Sella Ronda Hero.

Come nel 2011, è apparsa devastante, ancora più difficile a livello fisico causa qualche variante nuova.

Il mio fisico non è in grado in questo momento di reggere questi sforzi, ed infatti come sempre sono stato massacrato dai crampi, quando anche senza forzare stavo andando bene (come sempre, finisce sempre così).

Alla fine ci arrivo, ci mancherebbe che mi debba ritirare, in fondo basta mettersi il cuore in pace e accettare la resa del tuo fisico. Ma il tempo finale è troppo alto, e così non scatta quella sensazione di appagamento che servirebbe alla motivazione.

Il momento migliore:
dopo un venti minuti mi raggiunge Alessandro Costantini, mentre scaliamo la Dantercipies, vecchio compagno di avventure alla magica Transalp 2011 corsa con Loca. Era così contento di vedermi, mi ha talmente coperto di complimenti che mi sono commosso.
Abbiamo percorso un pò di tempo assieme, poi sulla salita di Pralongià il suo fisico più allenato lo ha portato a conquistare un tempo notevole.

Grazie Ale, sei una persona speciale, e porti dentro la magia di quegli otto giorni incredibili come me. Meno male che esistono ancora biker della tua specie.

BikerForEver


martedì 3 giugno 2014

GOD SAVE THE QUEEN

Descrivere la 24 ore di Finale è una cosa stupida.
Chi è biker dentro ci va. Chi non ci va, è perchè non capisce un cazzo.

Sveglia alle 3.45, dopo due ore di tentato sonno. Esci dalla tenda, attorno il silenzio rotto solo dal rumore delle ruote che mordono il trail. Le lucciole ovunque e giù le luci e l'affanno dei bikers, mentre urini.

Respiri, sali al tuo gazebo, ti siedi e mordi qualcosa, senza pensare.
Il casco in testa, le luci pronte, la MTB pronta, l'animo pronto.

La strada verso la zona cambio, il buio rotto dal tuo faro in testa. Gli altri bikers, muti, il silenzio rotto dal fregare delle catene dei bikers che passano.

"Riverosse Fabri, riverosse". "Riverosse, Alby, vado". "Vai Fabri, mena cazzo".

Il buio attorno, il tuo sottile cono di luce. L'affanno, il respiro, il bosco, le buche, le piante troppo vicine, il trail tecnico, gli altri "scusa passo a destra, occhioooo, sinistra, grazie dai non mollare..."

Il mare sotto, le luci di Noli, Spotorno, l'alba che lentamente chiede spazio.

Le pietre, le radici, la tua bike da domare, l'adrenalina che scorre a fiumi. Le vene gonfie.

Vita.

"Riverosse Zambo, Riverosse, vai vai!!" 

La quiete, la Focus buttata per terra, la pasta al pesto tra i denti, il buio per tornare in tenda.

I compagni di squadra, gli altri in otto, amici, cazzo amici. Lo sfottò continuo, fratelli dentro, la birra di Piero a fiumi.
Finale, Le Manie.
Ero qui nel 99, ci sono ora a 48 anni.

Dio salvi la 24H di Finale. Finale, la Regina, Dio salvi la Regina, God Save The Queen.

Vi voglio bene, tutti.



BikerForEver