giovedì 20 luglio 2017

PANZA PRESENZA IGNORANZA

L'imbrunire. Le lenti degli occhiali trasparenti. La musica. Correre a staffetta, io e lei. Le ripetute continue alla soglia del vomito per cinque sei minuti, di nuovo dopo cinque sei minuti, di nuovo, di nuovo.
Vestirsi diversamente, vestirsi uguali. Le magliette, le camicie, le divise.
Centri storici della cintura torinese, le transenne, la gente a guardare.
Molti altri biker, molti biker molto forti.
La molta birra dopo, i massaggi, la cena spesso anche buona.
Il ritorno a casa a notte fonda, il sonno in autostrada.

Noi due, io che da solo avevo più anni della somma degli anni di tutte le altre coppie miste.
Una sfida impossibile, il gusto di farsi di adrenalina per correrla lo stesso.

La costanza della presenza, che alla fine ti porta al secondo posto.
Immeritato atleticamente, meritato con orgoglio per l'impegno costante.

In mezzo alla fatica delle montagne, e di una granfondo a Torre Pellice che ti toglie ogni forza.
Ripetute e distanza, distanza e ripetute. La forza di volontà di un devoto.

L'ignoranza ciclista, quella assoluta ed amata, di un biker di 51 anni che sabato parte per fare l'Iron Bike, il terrore per chiunque abbia provato a correre a tappe in mountain bike, e il mercoledì sera è ancora a Pianezza a straziare il cuore sulla soglia massima dell'anno. Il massacro conclamato per eccellenza.

Panza presenza ignoranza. Nulla di più, tutto quello che voglio.


BikerForEver














domenica 9 luglio 2017

OCCHIO LINEARE

Non guardo e non penso. Lascio che le cose vadano, senza preoccuparmi più di tanto.
Passiamo dalle montagne con la bici in spalla alle tirate fuorisoglia delle Fast Change.
Se non è cosa che fa bene, poco mi importa.
Mi diverto, ci divertiamo, tanto basta.

Senza pensare e senza guardare. Mi prendo il meglio delle cose, osservo le cime ancora in parte innevate, le valli verdi sottostanti, così come i borghi e i castelli all'imbrunire mentre strazio il cuore in regimi di battiti assurdi.

Le Alpi, quelle della Vallé, che salgo da sempre, e che continuo a salire. Cogne, Cervinia, la Valsavarenche.
Posti incantati, tante foto, tanta quota. Senza affanno e senza fretta. L'eco delle gare lontano, quel poco di sete d'agonismo placato nelle kermesse serali del mercoledì.

"come un animale che non può capire, guardo il mondo con occhio lineare" (cit.)


BikerForEver