Sarebbe da fare con il surf
ma in assenza si fa con il sentiero dell'onda
che ti sembra di navigare sopra il mare di Alassio
Sole e aria di primavera oggi con Davò
che vedo sempre e solo di schiena...
Nuovo giro da urlo, qui o sei un biker o te ne torni a casa con le ossa rotte. E anche se sei un biker devi prenderla con le molle.
40 km e 1300+, ma pieno di strappi spaccagambe
prima un giro sulla cresta di Laigueglia, due passaggi in cima al Metanodotto, poi su al Pisciavino e iniziano le danze serie.
Sono stremato, adesso scarico e riposo che domenica si aprono i balli seri...
Intanto ho inaugurato la divisa Riverosse, con tutte le scritte Focus forse dovrei saper menare un pò di più, ma accontentiamoci: come ho detto al buon Borellik: a maggio dell'anno scorso avrei dato un rene per esserci in queste condizioni per la Coppa Liguria 2013....
mercoledì 27 febbraio 2013
sabato 23 febbraio 2013
LA DIFFERENZA
Siamo tutti stanchi del freddo e della neve.
A febbraio si arriva esausti, ormai le ossa sono piegate dal freddo.
Ma è adesso che si fa la differenza. Chi regge e continua adesso avrà un passo diverso dopo.
Gli altri, che ora se ne stanno rintanati al caldo, saranno dietro.
A Celle c'erano 3 gradi. Un vento che staccava le croste, e pure nevischio.
Come nel 2010 con Manuel, che infatti scopro ora dal suo blog che era anche lui lì.
Ricordo ancora quel giorno di gara, e l'entusiasmo nostro per avercela fatta all'arrivo.
Non ero solo, altri biker erano a provare surgelando la gara di inizio stagione, fra 8 giorni.
Freddo, vento e neve a parte, il percorso era perfetto.
Primo giro di buon ritmo, passo anche qualche biker, poi salendo per la seconda volta al toboga mi prende uno che mena da paura. Come sempre mi prendono i nervi, provo ad aumentare, non ne ho a sufficienza. Ma lo tengo a vista.
Toboga alla morte e appena finito lo riprendo. Bene non siam qui in vacanza.
Altri sentieri, prendiamo altri due, e uno mi saluta. Mi volto, è il Bongio! Bello surgelato anche lui.
Mi dice che la moto che mena davanti a me si chiama Castelletti. Capisco tutto.
Andiamo avanti ritmo gara, ma poi si ferma e mi fa "aspetto gli altri due". Boh.
Continuo ormai in piena crisi adrenalinica, non sento freddo, non sento nulla. Dentro di me ora c'è il sole, sto benissimo.
Passo sul lungomare, un bip sul cardio, Due ore e ventidue. Sorrido da solo.
Bella Fabri, oggi ne avevi.
A febbraio si arriva esausti, ormai le ossa sono piegate dal freddo.
Ma è adesso che si fa la differenza. Chi regge e continua adesso avrà un passo diverso dopo.
Gli altri, che ora se ne stanno rintanati al caldo, saranno dietro.
A Celle c'erano 3 gradi. Un vento che staccava le croste, e pure nevischio.
Come nel 2010 con Manuel, che infatti scopro ora dal suo blog che era anche lui lì.
Ricordo ancora quel giorno di gara, e l'entusiasmo nostro per avercela fatta all'arrivo.
Non ero solo, altri biker erano a provare surgelando la gara di inizio stagione, fra 8 giorni.
Freddo, vento e neve a parte, il percorso era perfetto.
Primo giro di buon ritmo, passo anche qualche biker, poi salendo per la seconda volta al toboga mi prende uno che mena da paura. Come sempre mi prendono i nervi, provo ad aumentare, non ne ho a sufficienza. Ma lo tengo a vista.
Toboga alla morte e appena finito lo riprendo. Bene non siam qui in vacanza.
Altri sentieri, prendiamo altri due, e uno mi saluta. Mi volto, è il Bongio! Bello surgelato anche lui.
Mi dice che la moto che mena davanti a me si chiama Castelletti. Capisco tutto.
Andiamo avanti ritmo gara, ma poi si ferma e mi fa "aspetto gli altri due". Boh.
Continuo ormai in piena crisi adrenalinica, non sento freddo, non sento nulla. Dentro di me ora c'è il sole, sto benissimo.
Passo sul lungomare, un bip sul cardio, Due ore e ventidue. Sorrido da solo.
Bella Fabri, oggi ne avevi.
domenica 17 febbraio 2013
SHUT UP AND TRAIN
Un tempo erano KK boys.
Oggi sono tre team diversi.
Ma è sempre gente pericolosa, attenti a girare per i boschi di Roasio...
SHUT UP AND TRAIN.
Oggi sono tre team diversi.
Ma è sempre gente pericolosa, attenti a girare per i boschi di Roasio...
SHUT UP AND TRAIN.
lunedì 11 febbraio 2013
domenica 10 febbraio 2013
MARCIAGRANPARADISO
Ritiro gli sci da Ezio Sport alle 8, due parole con Coccio e salgo a casa. Sono teso, troppo teso, ho dormito malissimo. Ho sciato in tutto otto volte quest'anno, è un vero terno al lotto la Marcia.
Metto sulla base a caldo della -4/-10 verde, mi vesto con doppia canotta e doppia mutanda, il rischio di congelare scendendo dalla Valnontey è reale.
Sopra metto la maglia Focus Riverosse, ci tengo a inaugurarla oggi, anche se sono sugli sci.
Sono in griglia accompagnato da mio figlio, al sole i -13 gradi non pesano molto.
Alle 10 si parte, tutti campioni all'inizio come in bici, vabbè. Faccio i prati di St.Orso all'ombra, si fatica anche a respirare, gli sci sembrano buoni e ho un buon ritmo. Scendo a Epinel e inizio la infinita salita con il passo per stare sotto le tre ore, molto bene. Mi accorgo però che sono già stanco e sono solo 45 minuti....
Ripasso nei prati dove mi aspetta la famiglia con grande tifo, e continuo a salire verso Valnontey con gli sci già finiti. Annaspo, 6 mani di stick sulla base a caldo non sono bastate, la neve in molti tratti riportata con le ruspe ha consumato subito tutto. Mi viene mal la schiena e mi sento distrutto. Giro in cima e inizio a scendere con il morale bassino, spingo a tutta e arrivo a salire verso Silvenoire che mi aspetta Franci con la borraccia e la famiglia. Mini sosta, un sorso e si riparte.
Sono oltre le due ore ormai, e sono al pelo coi tempi per stare sulle 3 finali. A Silvenoire mi fermo a sciolinare al punto assistenza, così non si può andare avanti. Ci sono Paolo e figli e anche i Freyrie, altro gran tifo, mi carico e riparto a tutta verso la Valley e recupero posizioni.
La discesa folle dopo l'ultimo giro di boa è una lastra, ma mi sembra di farla benissimo, arrivo nel prato di Lillaz sicuro almeno a 50 l'ora, prendo le corsie e non so cosa succede (credo un pezzo di ghiaccio che non vedo nel binario) e mi trovo a sci incrociati, pelle di leone e faccia che striscia nella neve ghiacciata. Mi rialzo e mi gira la testa, e un attacco si è un pò rotto. Mi seggo, mi gira la testa, mi chiedono se sto bene, provo a ripartire ho male ovunque, ma non mollo come sempre. L'anca malata fa male da cani, e gli ultimi km sono un vero calvario, perdo un sacco di posizioni e il sogno di farcela in 3 ore.
Sono a Cogne in 3 ore e 10 minuti, dopo 45 km a passo alternato con 915 metri di dislivello durissimi. Sono stanco, stanchissimo, e fa freddissimo. Non guardo manco le classifiche, ma sono sicuramente ben dietro la prima metà degli arrivati. Mangio minestrone e spezzatino scadenti del pasta (??) party con la famiglia e torno su a casa lentamente mentre loro restano giù. Entro mi spoglio, riempio la vasca e sto mezz'ora nell'acqua bollente: questo bagno oggi me lo sono meritato.
Un'altra Marcia è fatta. Il femore anche se ha fatto male ha retto. Prendo coscienza che ormai dovrò accontentarmi di limitare i ritardi rispetto ai miei tempi migliori nelle gare anche in Mtb, ma in fondo con quello che ho avuto forse sarebbe meglio essere felici di esserci comunque.
O no?
Metto sulla base a caldo della -4/-10 verde, mi vesto con doppia canotta e doppia mutanda, il rischio di congelare scendendo dalla Valnontey è reale.
Sopra metto la maglia Focus Riverosse, ci tengo a inaugurarla oggi, anche se sono sugli sci.
Sono in griglia accompagnato da mio figlio, al sole i -13 gradi non pesano molto.
Alle 10 si parte, tutti campioni all'inizio come in bici, vabbè. Faccio i prati di St.Orso all'ombra, si fatica anche a respirare, gli sci sembrano buoni e ho un buon ritmo. Scendo a Epinel e inizio la infinita salita con il passo per stare sotto le tre ore, molto bene. Mi accorgo però che sono già stanco e sono solo 45 minuti....
Ripasso nei prati dove mi aspetta la famiglia con grande tifo, e continuo a salire verso Valnontey con gli sci già finiti. Annaspo, 6 mani di stick sulla base a caldo non sono bastate, la neve in molti tratti riportata con le ruspe ha consumato subito tutto. Mi viene mal la schiena e mi sento distrutto. Giro in cima e inizio a scendere con il morale bassino, spingo a tutta e arrivo a salire verso Silvenoire che mi aspetta Franci con la borraccia e la famiglia. Mini sosta, un sorso e si riparte.
Sono oltre le due ore ormai, e sono al pelo coi tempi per stare sulle 3 finali. A Silvenoire mi fermo a sciolinare al punto assistenza, così non si può andare avanti. Ci sono Paolo e figli e anche i Freyrie, altro gran tifo, mi carico e riparto a tutta verso la Valley e recupero posizioni.
La discesa folle dopo l'ultimo giro di boa è una lastra, ma mi sembra di farla benissimo, arrivo nel prato di Lillaz sicuro almeno a 50 l'ora, prendo le corsie e non so cosa succede (credo un pezzo di ghiaccio che non vedo nel binario) e mi trovo a sci incrociati, pelle di leone e faccia che striscia nella neve ghiacciata. Mi rialzo e mi gira la testa, e un attacco si è un pò rotto. Mi seggo, mi gira la testa, mi chiedono se sto bene, provo a ripartire ho male ovunque, ma non mollo come sempre. L'anca malata fa male da cani, e gli ultimi km sono un vero calvario, perdo un sacco di posizioni e il sogno di farcela in 3 ore.
Sono a Cogne in 3 ore e 10 minuti, dopo 45 km a passo alternato con 915 metri di dislivello durissimi. Sono stanco, stanchissimo, e fa freddissimo. Non guardo manco le classifiche, ma sono sicuramente ben dietro la prima metà degli arrivati. Mangio minestrone e spezzatino scadenti del pasta (??) party con la famiglia e torno su a casa lentamente mentre loro restano giù. Entro mi spoglio, riempio la vasca e sto mezz'ora nell'acqua bollente: questo bagno oggi me lo sono meritato.
Un'altra Marcia è fatta. Il femore anche se ha fatto male ha retto. Prendo coscienza che ormai dovrò accontentarmi di limitare i ritardi rispetto ai miei tempi migliori nelle gare anche in Mtb, ma in fondo con quello che ho avuto forse sarebbe meglio essere felici di esserci comunque.
O no?
sabato 9 febbraio 2013
MENO QUINDICI
A volte ci sono idee stupide.
Questa è una di quelle.
Allenamento specifico insignificante.
Mal di schiena da qualche giorno e forma pessima.
Temperatura prevista domattina 15 gradi sottozero.
Ho il pettorale 365.
Tenterò la sopravvivenza....
Questa è una di quelle.
Allenamento specifico insignificante.
Mal di schiena da qualche giorno e forma pessima.
Temperatura prevista domattina 15 gradi sottozero.
Ho il pettorale 365.
Tenterò la sopravvivenza....
domenica 3 febbraio 2013
ESORCISMI ED AMERICANI
Mi sento il cugino sfigato di Fantozzi.
Me ne succedono, ce ne succedono di tutti i colori.
L'ultima ieri: dopo che a Milano Barbara e Francesco avevano gareggiato alla grande in una rassegna di Taiji e Kung-Fu, appena partiti per l'Alta Pusteria si distrugge una gomma dell'auto e finiamo su carro attrezzi lasciando la macchina li, riportati a casa da un taxi offerto (per fortuna) dall'assicurazione.
Svanita così la possibilità di fare la Dobbiaco-Cortina, mentre speriamo di recuperare almeno la settimana di sci, sto seriamente pensando che ci vorrebbe un bell'esorcismo per liberarmi da queste delusioni. Che non sono solo delle cose, ma anche delle persone con cui devo spesso confrontarmi.
Ma meno male che al mondo esistono il Renzo e il Bongio, che oggi mi hanno portato a Roasio, sotto un sole reso luminoso da un forte vento caldo. Gran bel giro, quasi tre ore di sentieri e scalate, oltre 1200+.
La compagnia di certi amici è la cosa migliore, e come dicono gli Americani bisogna sempre pensare positivo: se non fossi rimasto a piedi oggi non avrei potuto fare questo giro bellissimo a un ritmo finalmente a dir poco brillante. E i bambini non avrebbero potuto andare alla sfilata di Carnevale.
Quindi allegro e felice, mi sono anche iscritto a un pò di gare per questo 2013, anche se spesso credo andrò da solo. Ma avverrà qualcosa di bello lo stesso:
- Coppa Liguria (3 prove a marzo)
- Coppa Piemonte (6 prove da aprile a settembre)
- Rally di Romagna (6gg a maggio)
- AltaVia Stage Race (8gg a giugno)
- Dolomiti Superbike. (a luglio)
Manca ancora qualcosa ma il menù promette bene...
Me ne succedono, ce ne succedono di tutti i colori.
L'ultima ieri: dopo che a Milano Barbara e Francesco avevano gareggiato alla grande in una rassegna di Taiji e Kung-Fu, appena partiti per l'Alta Pusteria si distrugge una gomma dell'auto e finiamo su carro attrezzi lasciando la macchina li, riportati a casa da un taxi offerto (per fortuna) dall'assicurazione.
Svanita così la possibilità di fare la Dobbiaco-Cortina, mentre speriamo di recuperare almeno la settimana di sci, sto seriamente pensando che ci vorrebbe un bell'esorcismo per liberarmi da queste delusioni. Che non sono solo delle cose, ma anche delle persone con cui devo spesso confrontarmi.
Ma meno male che al mondo esistono il Renzo e il Bongio, che oggi mi hanno portato a Roasio, sotto un sole reso luminoso da un forte vento caldo. Gran bel giro, quasi tre ore di sentieri e scalate, oltre 1200+.
La compagnia di certi amici è la cosa migliore, e come dicono gli Americani bisogna sempre pensare positivo: se non fossi rimasto a piedi oggi non avrei potuto fare questo giro bellissimo a un ritmo finalmente a dir poco brillante. E i bambini non avrebbero potuto andare alla sfilata di Carnevale.
Quindi allegro e felice, mi sono anche iscritto a un pò di gare per questo 2013, anche se spesso credo andrò da solo. Ma avverrà qualcosa di bello lo stesso:
- Coppa Liguria (3 prove a marzo)
- Coppa Piemonte (6 prove da aprile a settembre)
- Rally di Romagna (6gg a maggio)
- AltaVia Stage Race (8gg a giugno)
- Dolomiti Superbike. (a luglio)
Manca ancora qualcosa ma il menù promette bene...
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