Ho finito da poco l'ennesima granfondo. Questa Pedalanga dove c'erano colpevolmente quattro biker in croce era proprio bella. Arrivato che pioveva, poi alla fine ho preso 4 gocce ed il terreno ha pure tenuto alla grande. Discese tecniche, tanta salita, bei posti, pacco gara per tutti di livello, mi chiedo dove vadano gli altri a buttare via i loro soldi.
Ele che non ha corso perchè non era giornata per lei, mi ha seguito e fatto tra l'altro una foto bella, molto bella. La metto istintivamente su Instagram e scrivo senza star lì a pensare "Fare dell'ostinazione una scelta di vita. Sempre dietro, sempre a cercare di recuperare senza mai riuscirci". Ho dato tutto, e mentre mangio in una bella vineria nelle Langhe dei tajarin con salsiccia, sono contento di essere partito anche questa volta. Non ho paura, del fango, del meteo, della fatica, corro e mi piace, annaspo e bestemmio eppure mi sento vivo.
Eravamo in 10 in manco trenta secondi, e io ho fatto decimo del gruppetto quando a poco dalla fine ero il primo. Mi sono arrabbiato, il solito crampo è arrivato lì a 50 metri dal traguardo, ho finito settimo di categoria quando potevo essere quinto. Cosa cambiava?
Un emerito cazzo.
Poi oggi dopo cinque giorni salgo a Cogne, il cielo è terso, blu cobalto, i prati verdissimi sono in fiore, la pietra e le rocce sono belle e lucide. la neve è ancora tutto sommato bassa e il Granpa è di un bianco che abbaglia, e a me sale l'emozione. Mentre cammino in paese verso i prati, nascondo alla mia figlia minore quello che provo. Mi sento anche un pò idiota a commuovermi davanti alla bellezza, ma non posso farne a meno.
E mi viene voglia di montagna, e mi viene voglia di salire, di sentire l'affanno, di Invernieux, di colli e passi bici in spalla, del sapore della mocetta a 3000 metri, dell'odore della mia pelle sudata la sopra, dell'accecante luce del giorno, dell'infinito silenzio delle notti, dell'aria fredda del mattino, ho voglia di Hoka nei piedi e zainetto in spalla, di bastoni alle mani.
Della mia vita, di Ele la sopra con me.
E mi sento terribilmente bene, incredibilmente fortunato.
BikerForEver
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