E' passato un anno.
Dodici mesi fa esatti ritornavo a correre in MTB alla Collombardo, 4 mesi e mezzo dopo essermi distrutto il femore destro. Ieri sono tornato a correrla.
In mezzo un mare di gare: xc, granfondo, marathon, corse a tappe.
Sono andato con Roby Davò e Manuel, il piacere migliore di queste trasferte: passare delle ore con le persone amiche.
Il percorso sempre bellissimo, salita dura e lunga, discesa interminabile e molto tecnica e impegnativa. Per un'ora e qualcosa sono salito pensando di andare bene, poi come al solito sono calato e ho perso una trentina di posizioni. E come al solito sono sceso alla morte, e nonostante questo mi hanno superato e sverniciato.
Alla fine ero contento e divertito, sforzo massimo per circa due ore e tre quarti, ritmo che se ti alleni te lo sogni.
Impossibile non cercare confronti con un anno fa. Ma anche se ci ho messo 10 minuti in meno, la sostanza è la stessa: il mio livello è questo, agonisticamente non centro un cazzo. Mi diverto ancora, meno male, altrimenti non avrebbe senso. In ogni caso, quattro mesi dopo l'inferno andavo già più o meno come posso andare adesso dopo sedici mesi, ovvero in fondo avevo recuperato in fretta, ma non sono capace ad andare oltre questo passo. Stop.
Peso qualche chilo in più, sono vestito diverso e ho un'altra bici: per fare la stessa cosa nello stesso tempo, mi viene proprio da ridere....
BikerForEver
Nessun commento:
Posta un commento