Così vado a Claviere con Marco Benetel e Roberto Davò, e quando apro il furgone Riverosse vedo lì una Focus Raven 29er grigia perfetta per me.
Fa fresco e vado in griglia con poca voglia, devo dire proprio tra gli ultimi. Dopo la prima durissima salita, trovo la discesa facile, la Fox con perno passante di questa bici mi da una sicurezza inaspettata, e quindi attacco il secondo infinito salitone di ottimo umore e comincio a recuperare, passando pian piano tanta gente che a Cogne mi aveva sverniciato. Certo ormai è impossibile recuperare certe posizioni, ma su nei singletrack in quota mi diverto e continuo a superare finchè "toc", guardo e sono sul cerchio.
Mi fermo, e pian piano, imbranato come sono, cambio camera, gonfio e riparto, ma sento che non tiene e in cima all'ultima salita sono di nuovo sul cerchio e non ho altre camere d'aria con me. Così scendo a passo d'uomo per mezz'ora fino all'arrivo, dove sono veramente tra gli ultimi.
Mentre mi cambio non faccio una piega. Oggi era l'otto settembre, da sempre giorno nerissimo per una strana cabala nella mia esistenza. Un anno fa accompagnavo mio padre nell'ultimo respiro, ora avevo scelto di pensare a lui correndo in montagna, unico posto dove lui stava veramente bene. Forse l'aver dovuto prendermela con tanta calma senza una gomma mi ha persino permesso di assaporare un pò di più quei prati su in quota...
BikerForEver
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