Siamo tutti stanchi del freddo e della neve.
A febbraio si arriva esausti, ormai le ossa sono piegate dal freddo.
Ma è adesso che si fa la differenza. Chi regge e continua adesso avrà un passo diverso dopo.
Gli altri, che ora se ne stanno rintanati al caldo, saranno dietro.
A Celle c'erano 3 gradi. Un vento che staccava le croste, e pure nevischio.
Come nel 2010 con Manuel, che infatti scopro ora dal suo blog che era anche lui lì.
Ricordo ancora quel giorno di gara, e l'entusiasmo nostro per avercela fatta all'arrivo.
Non ero solo, altri biker erano a provare surgelando la gara di inizio stagione, fra 8 giorni.
Freddo, vento e neve a parte, il percorso era perfetto.
Primo giro di buon ritmo, passo anche qualche biker, poi salendo per la seconda volta al toboga mi prende uno che mena da paura. Come sempre mi prendono i nervi, provo ad aumentare, non ne ho a sufficienza. Ma lo tengo a vista.
Toboga alla morte e appena finito lo riprendo. Bene non siam qui in vacanza.
Altri sentieri, prendiamo altri due, e uno mi saluta. Mi volto, è il Bongio! Bello surgelato anche lui.
Mi dice che la moto che mena davanti a me si chiama Castelletti. Capisco tutto.
Andiamo avanti ritmo gara, ma poi si ferma e mi fa "aspetto gli altri due". Boh.
Continuo ormai in piena crisi adrenalinica, non sento freddo, non sento nulla. Dentro di me ora c'è il sole, sto benissimo.
Passo sul lungomare, un bip sul cardio, Due ore e ventidue. Sorrido da solo.
Bella Fabri, oggi ne avevi.
Io di qua e tu... di qua!!! Che due pirla!!!
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