lunedì 8 giugno 2015

LA VERITA' DELLE COSE

Tre giorni in Val Venosta, in ottima compagnia, con Albi e Zambo. Poi c'erano anche Ricky, David e Simone. Insomma tutte le carte in regola per un bella cornice alla gara.

Tempo splendido, anche se troppo caldo.
Organizzazione teutonica praticamente perfetta. Un bel pacco gara.
Uno scenario montano bello, anche se non è il caso di sprecare gli aggettivi, ho visto di meglio.

Una gara dura, sulla carta venduta come tecnica e di vera montagna.

La realtà: il più brutto percorso lungo che io abbia mai pedalato.
Non so perchè bisogna dire sempre balle. Ho letto commenti entusiastici, sul percorso e sui paesaggi.
O questa gente non è mai andata in MTB o ama non dire la verità delle cose.
La Ortler Bike Marathon fa schifo. Stop.

Bella la prima salita, di 21 km. Bello forse il primo km di discesa. Poi una noia pazzesca, solo fatica.
Stradoni nel bosco a salire con vista zero.
Stradoni ghiaiati a scendere o asfalto. Per dire l'ultima lunghissima discesa quasi completamente asfaltata.
Una DSB, una Hero, sono immensamente più belle e tecniche in paragone. E sia chiaro che sono considerate già queste stradoni.

La prestazione mia atletica penosa. Oltre alle gambe inchiodate, oltre a una condizione atletica ridicola, si è aggiunta la noia e la delusione man mano che passavano le ore.
Insomma a me qua non vedono più.
Ed anche in Alto Adige, in Trentino non so se mi vedranno ancora. Bei posti, percorsi penosi.

Rimane la speranza della Transalp, fra un mese. E soprattutto la speranza che qualcosa cambi nel mio corpo altrimenti sarà un calvario.

BikerFor Ever







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