lunedì 24 settembre 2012

IL CENTOQUARANTESIMO GIORNO

Dal 6 maggio, data della Maxei, al 23 settembre, data della Collombardo, sono passati 140 giorni.
Li ho contati ad uno ad uno.
Ho iniziato a pedalare che mi muovevo a malapena con 2 stampelle appena uscito dai 39 giorni d'ospedale, e da quel momento ho scalato oltre 40mila metri di dislivello. In ben oltre 100 ore in bici da strada e mtb.
Ho sempre avuto male, ne avrò per sempre, sono rimasto zoppo e la questione è solo di adattarsi.
Pedalo storto, male, sgraziato. Ho paura in discesa, mi brucia in salita.
Spesso le ferite sono contornate da lividi violacei che si creano sotto sforzo.

Ma ieri ho corso.
Sono tornato a correre.
Sono andato solo, è normale per me. Ho preso il numero, mi sono cambiato, messo la crema sulle gambe, mi sono scaldato e sono andato nell'ultima griglia. Numero di pettorale 486, eravamo circa 500 partenti.


Lo stomaco bloccato, dopo una notte insonne per l'ansia.
Ho atteso il via, il cardio segnava da fermo 111 battiti.
Alle 10 siamo partiti, giro di lancio spaesatissimo, tra gli ultimissimi.
Poi è iniziata la salita, lunga e infinita, che dai 300 metri di Condove porta al Col Lombardo, a 1600 metri. E storto, affannato, sgraziato ho iniziato a portare su il mio rapportone, il 38.


Ho scollinato dopo un'ora e tre quarti in 168esima posizione. Ne avevo superati più di 300, ma un tempo sarei salito molto più forte.
Da lì è iniziata la discesa, oltre un'ora da panico, sempre singletrack, sempre gradini, pietre, rampe spaccagambe, ripidi, bosco. Mi hanno superato, ho superato, non ho preso rischi, ma non sono sceso piano.
Qualche crampo, molta ansia.





Sono tornato a Condove dopo 2 ore e 52 minuti, in 166esima posizione, due meglio di come avevo scollinato. Sono risultato 23esimo degli M4, ho preso distacchi non da ridere da biker che conosco e con cui lottavo 140 giorni fa.
Ma sono arrivato intero, e pure divertito.


Tagliato il traguardo, ho bevuto un pò di Coca, fatto due parole, sono tornato alla macchina, mi sono vestito, sono stato al pasta party con Davò, tutto come se nulla fosse cambiato.
E sono tornato a casa.

Il mio conteggio finisce qui, 140 notti a pensare a questo giorno. Ora non parliamone più.

BikerForEver.

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