Fuori nevica e fa freddo, la bici non ha più il posto che aveva fino a qualche settimana fa.
In attesa del ritorno di qualche tepore, tra una gita al sole di Roasio e una sui monti affacciati sul mare della Liguria, cerco come sempre di fare altro per prepararmi alla stagione a venire, che vedrà le mie 53 primavere, e non sono poche.
Così da buon villico faccio i lavori della campagna, quelli che la vegetazione e il caldo impediscono quando la bici ha il suo giusto posto. Spacco la legna, faccio scavi, alzo cariole e badili di terra a non finire, porto tronchi pesantissimi che poi taglio delle giuste misure con la motosega, uso il piccone per spaccare le zolle, costruisco le nuove rive delle colline da abbellire in primavera coi fiori.
Cinque, sei ore al giorno, a volte ancora di più, inframmezzate da una seduta di spinbike o dallo sci, piuttosto che dalla corsa a piedi o un giro in mtb.
Un pò alla Rocky, come amo fare, senza tabelle, cardiofrequenzimetri, programmi o altro.
Fa un pò male la schiena, fanno un pò male le braccia, ma non ci faccio caso. Mi diverto a fare i lavori, e tutto il resto.
Fra pochi giorni sarà il tempo anche degli sci di fondo, e poi con calma ci avvicineremo alla stagione, e di cose che bollono in pentola ce ne sono....
BikerForEver
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