lunedì 19 marzo 2012

GRANFONDO DI MONTERIGGIONI OVVERO...


... ritorniamo con i piedi per terra.


Era ora, serviva una bella mazzata per ricordarmi per bene che son pur sempre il fabri, e che io le classifiche le vedo da lontano. Ma vediamo le cose dall'inizio, in un weekend ricco di amarcord.


Sabato all'una io e Marco ci troviamo ad Ovada, lo carico e in economy drive ce ne andiamo verso Firenze. Sembra passato un attimo da quando partivamo per la Sardegna, per la Transalp, un salto indietro e siamo sempre noi. A Firenze ci accolgono Alberto e Giudi, saliamo a Fiesole per panorami incantati e finiamo a passeggiare in piazza della Signoria, grande relax. Cena semplicemente perfetta e nanna profonda nel lettone accogliente.


La mattina andiamo a Monteriggioni, il tempo è uggioso e fresco, ma per correre va benissimo. Alberto è perfetto in ogni indicazione, ci scaldiamo e tentiamo di entrare nella piazza tra le mura del castello: un macello, 1400 biker che si accalcano, siamo per le vie del borgo, sta piazza manco la vediamo, ma il bello è che il via lo danno da una porta di accesso larga meno di tre metri, per cui alle 10 partono loro, noi ci muoviamo quasi 10 minuti dopo...


Tre curve e rettilineo sulla statale, io e Albi ci guardiamo increduli: ma quanti ne abbiamo davanti? sarà un km almeno pieno di biker e non si vedono i primi. A questo punto ci sono due scelte: o decidi di fare la scampagnata e prendi il ritmo pic-nic, oppure ci provi sapendo che non ce la farai. Ecco, io ho scelto di provarci. Rapportone, sempre sui bordi, rischi totali e migliaia di scatti sui pedali. Alberto si sfila un pò, Marco non lo vedo per un'ora ma so che è li dietro, lo conosco come le mie tasche, così quando arriviamo a metà gara con il primo passaggio nel castello tramite la rampa non sense di ingresso e mi passa so che per me è finita la benzina. Siamo quasi nei 200, ho dato il 120% e sento che sono in riserva. Nella successiva salita vedo Marco allungare e io non ho più energia per spingere, mi sale la stima per lui e mi rassegno a salire del mio passo. Alla fine mi darà ben 6 minuti, mettendo 60 persone tra noi, e io torno ai miei ranghi dove è giusto che sia.


Ripensando a ieri mi rendo ora conto che le corse a tappe sono il succo vero della mtb, soffri e lotti contro te stesso e la natura, e con gli altri che soffrono per giorni con te si crea un legame profondo, così che poi quando ad una gara qualsiasi ti rivedi tornano in mente tutte le emozioni vissute e senti un legame strano, come se quei giorni non fossero mai finiti.


Ma torniamo alla gara. Ha tutto bellissimo meno tre cose: un percorso veramente poco tecnico e molto pericoloso, troppa gente iscritta per il tipo di gara e l'idea demenziale di far partire dal castello e non dalla statale creando così un solco pazzesco tra chi ha la griglia davanti e chi no. Mi chiedo che senso abbia, se partivamo davanti credo che saremmo stati nei primi 100, e non altrettanti più indietro.


Strepitoso tutto il resto, con un pasta party da urlo e un borgo incantato da cornice, pasta porchetta e crudo favolosi.


Lasciato Marco ad Ovada, per cena sono a casa. Sono stanco ed affamato, anche questa è andata e ora a mente fredda sono sempre più convinto che sia stata la scelta giusta.


Non farti cadere le braccia, corri forte più forte che puoi...

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