giovedì 23 aprile 2015

OBIETTIVO SAHARA

Il tempo passa che non te ne accorgi, poi un giorno dici "ehi ma domani devo partire per Marrakesh".

E' giunta l'ora, la sfida più dura per me che sono biker da montagna: il deserto, il caldo, l'Africa.
E' dal 1998 che no vado in Marocco, era ora di tornare.

Saranno 6 tappe, le prime 5 oltre i 100 km e durissime. Sarà facile perdersi, ammalarsi, crollare fisicamente. Quello che voglio, la sfida solo con me stesso.

Gli obiettivi sono:

- essere finisher
- tornare sano e salvo
- riempire occhi e anima di immagini meravigliose
- sentirmi a casa con gli amici più cari

Siamo 613, mi va bene entrare nei primi 612. Ovvero non me ne frega nulla della gara, anche se come sempre sputerò l'anima per andare più che posso.

Nel deserto non ci sono cellulari, non ci sono whatsapp e facebook. C'è l'uomo e la natura, e il resto non conta nulla.

E ci saremo noi 7 amici, 3 litri d'acqua sulla schiena e pieni di polvere e sabbia.

Ci saranno risa e ci saranno lacrime. Ci sarà la vita, non aspetto altro.

La bellissima divisa nuova che il Pres mi ha fatto avere, mi farà portare le Riverosse anche lì.
Non dimenticatemi.


MohammedForEver





lunedì 20 aprile 2015

DICIAMOLO

Ah che lo sento, la gamba è quella buona.
Sisi questa volta non ci sono scuse, sono in forma.

Vado ad Albisola dove l'anno passato sono andato proprio bene. Sono carico, pieno di energie, nessuna malattia addosso finalmente.

Arrivo e fa un freddo che sembra gennaio e c'è un filo di vento...ma proprio un filo...
L'ambiente ideale per uno che già di suo patisce il freddo, e che poi fra 5 giorni deve partire per l'Africa...

Pronti via e sono un pezzo di ghiaccio, mi trovo quasi ultimo. Ma sto bene, sono in forma, e quindi si spinge e si recupera.
Ah come sono figo. Guarda che li passo tutti come fossero paracarri.

Passa un'oretta di strappi oltre il 25%, dai che non è dura, e mi accorgo che sono cotto come un asino. Bravo Fabri, dai che li passi tutti.

Inizia la palta, e il cambio smette anche di funzionare. Vado vanti a tractractrac...boh avrò tirato su un ramo. Passa tutta la palta, si respira un attimo guardo e toh...ho la ruota aperta, la leva del perno passante, te credo che fa rumore....

Mi fermo e la svito, la riavvito, riparto. Mi iscrivo al premio Pirla di Albisola con buone probabilità di vincere.

Passo le paludi della Patagonia e sono solo, e mi convinco: adesso recupero e li massacro.

Perfetto, mi prendono e mi passano, sembro un paracarro.

Arriva la discesa finale, 10 km di tecnica pura, adesso faccio vedere chi sono....e non mi fanno passare nemmeno pregando in ginocchio.

Morale, come dicono le simpatiche donne agoniste, arrivo "merdesimo" perdendo pure la volata per il decimillesimo posto.

Piccolo racconto: Transpyr 2014, ancora mi sentivo figo, fine della tratta cronometrata dopo 7gg all'inferno (700 km. per 20000+), siamo seduti al sole attendendo il buon Borella (quanto bene che ti voglio amico mio), sono 7 giorni che lui e Riska litigano e Loca non dice una parola. C'è un attimo di silenzio...il Fabrxx non arriva....Loca risorge dal letargo: "Diciamolo: il Borella non va un cazzo". Piangiamo dal ridere.
Sappiamo tutti che il problema non è il Borella, ma quella frase è perfetta.

Per cui diciamolo: "Non vado un cazzo".

Però stasera, sinceramente, ho solo voglia di essere a Marrakesh con Loca e gli altri....

Amo tutti i biker, e li odio tutti.


BikeForEver









martedì 14 aprile 2015

PERO' ADESSO BASTA EH

Si chiama "La Cura". Ogni volta arriva la primavera, arriva aprile e io mi porto a casa il crollo.
Febbre, gengive che sanguinano, herpes, sta volta anche una sinusite bella tosta. Si legge "crollo delle difese immunitarie", o anche "stanchezza".
Sto male, mi lamento, non vado avanti, quest'anno ho corso Alassio che sembravo invecchiato di dieci anni.

Quindi devo iniziare questa benedetta cura.
Compro la Bio-arginina, e pedalo come un cretino.

Qualche giro a Finale, dietro al Nonno a imprecare perchè tutte le volte mi dice "facciamo quella discesa che è bella" e a me servirebbe il pannolone.
Due volte il giro della gara di Albisola, che ha proprio poca salita.
Due volte in tre giorni il giro della granfondo di casa mia, su a Roasio, anche qui tutta pianura.

Morale: più di 12000 metri scalati in 14 giorni. Volevo fare 1000 al giorno, non ci sono riuscito ma non ci sono nemmeno andato poi così lontano.

Al mare tanti panorami che riempono l'anima
Sabato a Roasio sono uscito col Costa e con Alessandro, e alla fine erano belli contenti.
Oggi di nuovo con Salva e, per la prima volta pensa un pò, con la Elema.
Sole, caldo, parecchie risate, la MTB che piace a me.

Però adesso basta. Un pò di scarico, domenica si corre ad Albisola e poi mi aspetta Marrakesh.






BikerForEver