lunedì 8 febbraio 2016

LA REALIZZAZIONE DI UN SOGNO

Sono quasi 50 anni che vengo a Cogne. Qua passavo tre mesi d'estate da bambino, qua ho passato tutti i miei inverni, ho imparato a sciare e a fare fondo, a camminare in montagna e a pedalarci, a salire sui colli e sulle cime, a conoscere il cielo e le pietre, qua ho imparato ad andare per boschi.

Come in estate ho corso infinite volte la GPBike, tante altre in inverno ho fatto la Marcia Granparadiso, da sempre a stile classico, la disciplina dello sci di fondo più complessa e in cui faccio più fatica. Sempre partito senza sapere se reggevo lo sforzo, sempre arrivato con un sogno: farla un giorno a skating, in gara, con gli altri, a chiudere magari le fila ma nella mia tecnica preferita.

Così quando ho saputo che quest'anno essendo entrata nell'Euroloppet, prestigioso circuito del fondo, veniva proposta in due giorni con le due tecniche, non ho saputo resistere e mi sono iscritto.

Fare per due volte 40 km reali con oltre 1000 metri di dislivello con un solo giorno di riposo in mezzo (che poi mica riposi...) era una sfida per me che ho sciato quest'anno pochissimo. Eppure erano tanti, troppi anni che aspettavo.

Venerdì sole e caldo e neve perfetta, domenica nevicata fitta e un calvario, con gli sci che non tenevano nel classico e tutta da spingere a braccia. Attorno tanta gente di ogni parte del mondo, un meraviglioso intrecciarsi di parole di ogni dove.

Ho trovato la gioia, la velocità folle nelle discese a skating, la stanchezza di quando finisci ogni forza in salita, i crampi agli addominali a forza di spingere di sole braccia nelle neve fresca per oltre tre ore, il piacere di fare trenino con altri nei gruppi, la solitudine di certi tratti, il sollievo di vedere il suo viso che ti attende mentre ti scatta una foto e ti da morale, la gioia dell'arrivo di questa specie di corsa a tappe sugli sci,
Non so andare forte, non so sciare bene, ma sono riuscito a fare in 3 giorni 100 km con 2500+, la maggior parte in gara, dando tutto me stesso.

Stanco, esausto, sfinito, e finalmente contento.

Ho realizzato un sogno, era ora.


BikerForEver









giovedì 4 febbraio 2016

L'IMPEGNO

Io ci metto tutto il mio impegno.
Certo mi sto allenando male e gli antibiotici per debellare il virus di stagione dopo 10 giorni non aiutano.
Ma non si accampano scuse, è cosa orribile.

Vado a correre il penultimo CX della Coppa del Nonno, in un prato triste dopo case tristi di una triste zona del Piemonte. Location perfetta.
Si sono dimenticati le curve questa volta, tanti lunghi rettilinei un pò vallonati, si sente dire "un vero percorso da ciclocross".
A me paiono tutti uguali, tutti tremendamente noiosi. Ma è un fatto che meno c'è da spingere di potenza meno mi umiliano. Quindi capisco subito che oggi sarò vergognoso.

Spingo con tutte le mie forze, mi impegno un sacco, provo a prendere chi ho davanti, ma il sunto migliore è di mio figlio Francesco che mentre passo mi grida "dai papà che ti passano anche i vecchi".

Morale termino anche fuori dai premi e nonostante la presenza venga pagata bene scendo in classifica senza più speranze di recuperare.

Ne manca ancora una, vediamo se mi viene ancora voglia, ma ne dubito.

Meno male che esiste ancora Roasio e anche gli sci di fondo.....


BikerForEver