domenica 28 ottobre 2012

DISAGIO

Sono andato a correre il CX di Vinzaglio con la Kona di Matteo (Grazie)
Una sola sensazione: disagio.

Ho troppo male alla gamba per salire e scendere dalla bici.
Ho troppa poca abitudine a guidare una ciclocross.
Ho troppo male a prendere tutte le buche con la bici così rigida.
Ho troppa poca forza per spingere adeguatamente.
Ho troppo poca carica agonistica per correre.

Non sono un ciclista, oggi l'ennesima conferma.

Bravissimo Loca, che mi ha pure doppiato. Bravi il Fabri e la Janine. Bravo il Gelli.
Bravi tutti.
Veramente a disagio il vecchio e zoppo Fabri.

Mai stato ciclista, BikerForEver.


domenica 21 ottobre 2012

IL RE DEL MONFERRATO

Finite le gare, ottobre è il mese per passare il tempo a girare per sentieri senza fretta e senza tabelle. C'è tempo per le ripetute, ora il relax impera.
Sabato mi sono così accordato con Renzo, che mi ha portato in Monferrato, dove lui è di casa e io vado quasi mai. Perchè di solito non mi piacciono quelle colline argillose, poco tecniche e con la terra che è o melma o cemento.
Renzo come mi aspettavo mi ha però smentito, tirando fuori un giro bello, divertente e pure duro (1300+ in poco oltre 40 chilometri), e oltre a confermarsi Re di quelle terre ha come sempre tirato fuori una gamba da paura, mettendomi alla frusta non poco.

Grazie mi sono divertito.


Domenica nonostante una cena da distruzione, sono andato a Roasio dove il Re sono io.
Come amo queste giornate di sole autunnale, calde e con le piante piene di colori, non avrei più smesso di girare per le mie amate aspre prealpi rocciose. Alla fine un altro millino di dislivello, e il sorriso stampato in faccia.

Sempre meno ciclista, sempre più biker. Yeah!!!!!!!

martedì 16 ottobre 2012

JACEK

Jacek è un ragazzo polacco di 40 anni, sposato con una ragazza polacca. Vive a Villareggia e fa l'osteopata.
Mi prese il 17 maggio che urlavo solo a sedermi su una sedia a rotelle, e mi ha mandato a casa il 13 giugno che camminavo da solo con le stampelle, pronto per risalire in bici.
Jacek ha mani calde, e una calma interiore fantastica. Non è ricco, non alza mai la voce, chiacchera volentieri in un buon italiano, con il suo simpatico accento polacco.

Oggi di nuovo ha iniziato a lavorare alle 8,30 e ha smesso alle 16,00, aiutando gente che sta male al Trompone, poi è sceso e per la seconda volta in 8 giorni mi ha messo addosso le sue mani bollenti. Per 45 euro mi ha tenuto più di un'ora e mezza, se non due. Si è preoccupato di me, e di ogni parte rimasta storta dopo l'incidente.

La prima volta, settimana scorsa, gli ho portato una foto della mia prima gara alla Collombardo, un pò io mi vergognavo ma volevo fargli vedere cosa era riuscito a fare con me in meno di 4 mesi, e lui mi ha spiazzato emozionandosi.

Ho corso due gare dure e lunghe alla Roc grazie a Jacek. Non solo grazie a Jacek, ma molto grazie a lui. Mi fido ciecamente delle sue parole, e sono sereno solo se prima chiedo un parere a lui, che ormai conosce a memoria il mio corpo. Perchè lui lavora su tutto, non solo sulla gamba: la mia schiena, il mio torace, i miei organi, il mio collo, solo con le mani.



Quando ero al Trompone, dopo un 15 giorni, volevano trasferirmi al piano di sotto per motivi organizzativi, e farmi quindi cambiare terapista. Lui si arrabbiò moltissimo, e riuscì a farmi restare con lui. Disse non interrompete il mio lavoro ora che conosco a fondo il suo corpo. E io fui felice.

Jacek non legge il mio blog, non legge facebook, almeno che io sappia. Anche per questo non posso evitare di scrivere di lui, per ricordarmi nel tempo di lui.

Sono una persona fortunata, ho incontrato Jacek sul mio cammino. E così sono tornato a correre alla Roc d'Azur.
Gli devo un Grazie enorme.






BikerForEver.

lunedì 15 ottobre 2012

ROC D'AZUR

Quando decisi di tenermi l'iscrizione e tornare a correre la Roc Marathon avevo appena tolto le stampelle. Mi diedero del pazzo. Oggi che ne ho corse due, la Marathon del venerdì e la classica della domenica: cosa diranno?



Siamo andati a Frejus in tanti.
Fabrxx
Loca
JJ
Petrucci
Gelli & Family
Davò
Lenzi
Riscassi
Cusimano

Abbiamo corso in mtb, abbiamo provato mtb, abbiamo visto mtb, abbiamo riso, scherzato, fatto gruppo.

Venerdì la Marathon è stata come sempre lunga, molto tecnica, e corsa a capretto da tutti. Rivalità a mille, risultati per tutti da commentare con orgoglio. Io penso di non essere mai andato così forte in Francia in vita mia. Cinque ore incredibili.
Gara bellissima, veramente l'Università della Mountain Bike.

Sabato girando a destra e a sinistra, provando la Focus 29er, ho pedalato ancora oltre tre ore e mezza.

Domenica correndo la classica Roc d'Azur scortando Matteo, altre quattro ore di tecnica sopraffina. Alla fine eravamo tutti contenti, torni sempre a casa pieno di emozioni dalla Cote.

Loca ha postato delle bellissime foto: http://bikeobsession.blogspot.it/2012/10/roc-dazur.html

Al traguardo delle due gare, felice e contento per essere tornato la dove qualche mese fa mai avrei pensato di poter tornare.



Il mio 2012 agonistico finisce qui. Difficilmente mi farò attrarre dal CX, così lontano dal mio modo di intendere la bici. L'inverno sarà lungo e freddo, ma poi tornerà primavera....

VTTistePourToujour

martedì 9 ottobre 2012

PREVOSTURA

Vado tutti gli anni a Lessona per correre la Prevostura. In teoria per provare la gamba per la Roc, ma in realtà ogni volta la massacro.
Un tempo la trovavo orribile, adesso mi piace parecchio e mi diverto. Mai una vera salita, ma alla fine fai 1300 metri a salire. E poi puoi pedalarla a tutta e questo mi piace un sacco.
Si ritrovano qui sempre un sacco di amici. Salgo la mattina presto con Alberto e Matteo, ma poi è tutto un salutare e far battute.

Non fa per nulla freddo, il terreno è perfetto, siamo un mare di iscritti. Entro in griglia alle 9 e 30, per non essere proprio l'ultimo. Con me Matteo, Alberto e Riscassi. Salva è nella griglia davanti, già pronto a darmi una vita.

Giro di lancio e mi lascio passare da un sacco di gente, ho ancora tanta paura sull'asfalto, nei curvoni veloci in discesa dove si sentono tutti Valentino e ti entrano da tutte le parti. Scendo la gradinata ciottolata che immette nel percorso e inizio a pedalare davvero. Testa bassa e menare.



Da questo punto, son passati 10 chilometri, non mi passerà più nessuno, ma supererò sempre e solo io. Piacere sottile ma profondo. Affianco i biker affaticati, e allungo. La gamba reagisce bene, fa male il ginocchio come al solito, ma chissene.



La tirata la termino ai Mulini di Cantarana, per scelta: adesso si deve scendere spesso a piedi e per me è meno semplice, per cui cerco solo di mantenere la posizione. Quando però si torna al percorso scorrevole mi rimetto a menare, sento qualche contrattura, ma il piacere di superare ancora quando siamo tutti belli cotti è troppo forte.



Arrivo al traguardo in 156esima posizione, 19esimo M4. Due ore e trentadue minuti, sono andato più forte dell'anno passato, quando di gambe buone ne avevo due.

Bravo Fabri, hai menato stavolta, in primavera torniamo a rompere le palle a tutti in liguria....