lunedì 22 luglio 2013

IL TRAIL IN INFRADITO

Finite le gare, finite le montagne, ogni anno arrivo a luglio con una voglia di mare a dir poco esagerata. Trovo quindi due notti a Rapallo in un B&B a buon prezzo e corriamo al mare.

Ma posso evitare il richiamo dei sentieri liguri? Posso stare fermo in spiaggia con le montagne dietro che chiamano?

Così decidiamo per la passeggiata da Portofino a San Fruttuoso, due ore di cammino sul Monte di Portofino veramente favolose, in una vegetazione rigogliosa e con scorci a picco sul mare da oltre 200 metri da lasciare senza fiato.
Certo i gruppetti di stranieri che incontriamo in pure stile trekker con scarponcini, calze e bastoni ci guardano male i nostri piedi, vedendo che siamo in infradito. Ma si sa, noi siamo italiani...e pure montanari.

Uno spettacolo vedere come i miei tre ragazzi ormai abbiano la dimestichezza assoluta con rocce, gradini, sentieri, salite e discese. Sangue da biker.





Il bagno nella meravigliosa baia con un mare cristallino, ripaga da ogni sforzo. L'acqua in questo angolo di Liguria è proprio uno spettacolo.
Ritorno in battello e serata a cena da U Giancu, bella giornata. Moglie e figli bravissimi.

BikerForEver



mercoledì 17 luglio 2013

FINITO ANCHE IL SECONDO TEMPO

Stop, fine, pausa. E' ora di fermarsi, dopo 13 mesi folli.
Da quel giorno poco oltre metà giugno 2012 in cui mi misi con le stampelle sulla Niner a domenica scorsa non mi sono mai fermato, non sono mai sceso, dalla mia mountain bike.
Gare, allenamenti, ripetute, gare, e di nuovo.

Domenica con la Rampicarza è finita la prima metà stagione 2013. In primavera andavo più forte, prima di distruggere il femore andavo molto più forte, ma la voglia di non mollare c'è ancora. Ho spinto dando tutto quello che avevo, e come al solito ho mollato il gruppo dove vorrei stare fino alla fine dopo un'oretta e mezza, al termine del lungo falsopiano che portava alla bellissima salita su prato per il Monte. Da lì 8/10 minuti di distacco, perchè mi calano le forze e soprattutto non sono aggressivo in discesa, e dalle foto si vede.





Gara bella e tecnica, mi sono divertito molto, e sono anche sceso discretamente. Ma senza attaccare, non posso.

Ora se riesco ancora qualche giretto di svago e fra meno di una settimana mettiamo la Raven in cantina per un mese. Mi attende il blu del mare.
Ci sarà tempo per oliarla, per tornare piano piano al pedale, e abbracciare l'autunno con le ultime gare.

Volevo ubriacarmi di MTB dopo l'anno scorso per me tremendo. Ora mi faccio passare la sbronza.
Poi ricomincio a bere, non ho mica detto che smetto...

BikerForEver



lunedì 8 luglio 2013

CHE BELLA CHE SEI

La HochPustertal la conosco bene, ma una volta sola c'ero venuto a correre in MTB. Era il 2010 e per me la Dolomiti Superbike, o DSB come tutti la chiamano, era stata la distanza più lunga mai percorsa fuoristrada. Fu un calvario, devastato dai crampi e con il ricordo dell'ultima salita fatta fianco a fianco con Marco Benetel, oggi il mio super presidente.

Tornarci quindi per domarla era d'obbligo, e l'ho messa in questa stagione di demolizione fisica. Siamo andati in quattro, io, Riska e Alby, più un amico nuovo, Gianni.

Inutile descrivere il posto, solo vedendolo si può capire cosa siano le Dolomiti di Sesto.





Parto alle 7.30 precise, e subito si sale fra i prati per entrare nel bosco. Poi si perde quota con un lungo vallonato, si picchia un attimo in un single track pieno di fango, e si riprende a salire per arrivare a Piazza San Silvestro, tra i cavalli liberi che corrono.
Si scende con qualche bel trail pieno di radici a Versciago e dopo qualche minuto di ciclabile si inizia a salire a Monte Elmo. Qui inizio seriamente a fare fatica, è una salita tanto bella quanto dura, sempre più ripida man mano che passano i chilometri, mentre attraversi le piste da sci ora prati pieni di fiori. Il tempo è bellissimo, i ristori continui, la gente a guardare ti incita, non potrei volere di più. Salgo con calma, perchè oggi ho deciso per la prima volta di non forzare mai, di godermela e basta.



Scollino, e picchio verso San Candido tra strappi spacca gambe, discese veloci, sentieri pieni di radici, prati, e si riprende a salire per Baranci, con il gpm che passo serenamente a piedi vista la pendenza terribile. Uno sguardo alla montagna alla mia sinistra che amo profondamente, e giù in picchiata sulla pista di slittino naturale che d'inverno faccio con i miei figli, e inizio il lungo temutissimo falsopiano che passa da Dobbiaco, dal suo lago, dal lago di Landro e arriva a passo Cime Banche da cui inizierà l'ultima salita. Sono oltre 30 km che in gruppo si volano a quasi 30 l'ora, ma che da soli sono un calvario, vista la pendenza del 2-3% sempre presente. Siamo in 5 per un pò, poi rimaniamo solo io e Gerd, tedescone dalla gamba piena che senza chiedermi un cambio che sia uno mi porta ad iniziare la salita di Prato Piazza.
Sono gli ultimi 8 chilometri di vera fatica, che faccio senza mai spingere, sono stanco e non voglio avere i crampi oggi. Passo i prati in quota meravigliosi e guardo il cardio: ormai sono 98 chilometri ed ora si scende, prima su ghiaia, poi su asfalto, poi su pietraia, infine per sentieri di radici e prati, qualche strappetto rognoso dove il crampo arriva nonostante la prudenza di oggi, e sono a Villabassa.

Entro in paese e finisco la mia seconda DSB in 6 ore e 45 minuti, stanco ma non distrutto, con il cuore pieno. Poso la bici, mi prendo un panino al prosciutto e una birra analcoolica che servono a fiumi, mi seggo, e mi godo la pienezza del momento mentre aspetto Albi e Paolo. Che arrivano poco dopo con la felicità stampata in faccia.



Sono tornato e ti ho domata. Anche se sono veramente provato, ho fatto i miei 115,7 km per 3400+ precisi, senza essere mai in crisi. Potevo andare più forte, forse sì forse no, ma avrei sofferto di certo molto di più a tirare a tutta. E io non volevo soffrire, la missione era precisa oggi.

Per me la gara di un giorno più bella, non ha rivali, ho visto 4000 biker felici come non mai. C'è di tutto, è organizzata come nessun altra, e sei in uno dei posti più emozionanti che puoi immaginare.

Che bella che sei.

BikerForEver


martedì 2 luglio 2013

RITORNO AL DIVERTIMENTO

Tornare a spingere non è stato semplice, nè di fisico nè di testa.
Ormai sono piallato, atleticamente sarò al 70% del solito. E dalle foto direi anche bello cicciottello.

Ma nonostante sia passata una sola settimana dalla fine delle demolizione all'Alta Via, ho deciso di andare a Limone per la Via del Sale.

Ho fatto questa gara tante volte in passato, ma erano 3 anni che la scartavo. Ricordavo benissimo però il percorso, che mi piace veramente un sacco. Montagna vera, tanti prati, una vista spettacolare e da quest'anno anche tante discese divertenti, con molto single track.

Levataccia alla 5 di mattina, dopo serata fuori a mangiar carne e birra, arrivo e ci sono 11 gradi. Ma il sole poi subito scalda
Una bella rimpatriata con i tanti bikers dell'Alta Via e altri amici, mi sento a casa.

Si parte e per oltre un'ora proprio non c'ho voglia di faticare e mi lascio sfilare da un mare di gente senza reagire. Poi salendo al Tenda mi si chiude finalmente la vena, e pedalo. Attorno prati e rododendri in fiore, una meraviglia, e arrivo all'ultimo colle sereno e contento. Anche se si vede che sono sempre in affanno.



In discesa vado senza prendere un rischio che sia uno, anche perché ho i mignoli di entrambe le mani che fanno ancora molto male e non riesco a stringere bene il manubrio, ma al traguardo ho proprio ottenuto quello che volevo: mi sono divertito, di nuovo finalmente.

Che mi importa della posizione, io oggi cercavo altro. E l'ho trovato: io e la mia Raven.
Bentornato alle cose normali, me lo dico da solo.

BikerForEver