lunedì 11 giugno 2012

SENZA IPOCRISIE

Vedo la luce al di fuori del primo tunnel: fra due giorni tornerò a casa dopo 38 giorni di galera. Ho fatto passi avanti, i fisioterapisti dicono che è sorprendente la mia capacità di recupero, ma sono balle, La verità è che per ritrovare la mia gamba manca ancora una vita: fa sempre male, i movimenti sono limitati, sono zoppo e con le stampelle. Se come ieri sto in giro un pò per Vercelli in libera uscita domenicale, sono subito stanchissimo e devo sdraiarmi a letto per un'ora.
Insomma i fatti sono che non sono ancora per nulla certo di tornare come prima. Hanno un bel dire gli altri, prova a trovartici e vediamo come la pensi, rispondo sempre io.



Qua ci sono solo ipocrisie. E io ne ho le palle piene. Non ho mai girato molto attorno alle cose prima di dirle, e da quando il femore si è frantumato ci giro ancora meno.

Ah Fabri tu sei fortunato pensa se picchiavi la testa. Ah Fabri ma non vedi attorno a te lì dentro quanta gente che sta peggio che c'è? Tu sei fortunato. Ah Fabri tanto tu tornerai come prima, e poi tu sei giovane, e poi qua e poi la. Ah ma Fabri mica tornerai in bici? Ma sei matto, e se poi cadi di nuovo? Pensa se ti si rompe di nuovo il femore, magari rimani su una carrozzina per sempre. Ah Fabri...

Ne ho le palle piene. Ma piene come non mai. Non provo pena, non provo pietà o compassione. Anzi sono stufo, nauseato di essere circondato da gente che sta male e si lamenta solo del suo male in continuazione. Eccheccazzo, per uno  che sta male qui quante centinaia, migliaia, ce ne sono fuori che stanno benissimo? Che corrono, saltano, pedalano, senza pensarci??
Ho solo voglia di scappare, e di trovare un modo per recuperare la mia esistenza. Non voglio ricordarmi di queste persone, di questo posto, di questi giorni. Non voglio ringraziare nessuno, non voglio fare tesoro di questa esperienza. Io reagisco ogni giorno, faccio 4 ore al giorno tra osteopatia, fisioterapia, esercizi riabilitativi e ciclosimulatore per disabili. Ed esco sudato fradicio perchè lotto con sta gamba che non ne vuole sapere di migliorare. E mi deprimo, mi incazzo, passo il tempo solo a sentire la mia famiglia e sognare quando tornerò su un single track. Poi magari la prima volta che metto il culo su una sella ho tanta paura da prendere e metterla in vendita dopo 5 minuti, ma non sono gli altri che possono permettersi di dirmi che questo succederà. Le ossa distrutte sono le mie, e quindi dell'esistenza mia futura deciderò io. Solamente io.

BikerForEver, e che il resto vada a farsi fottere.

3 commenti:

  1. il dolore e' temporaneo
    le ossa si aggiustano
    il piacere della bici e' eterno

    FUCK THE REST

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  2. "Il successo non è definitivo, il fallimento non è fatale: ciò che conta è il coraggio di andare avanti"

    Winston Churchill

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  3. ...si..si...fuori dalle palle...
    ...si sta con i vivi non con i morti!!!...cazzo...
    ...prendiamo anke un tandem se fosse necessario...
    ...guidi tu ovvio!!!...sei sempre il Capo!!!...

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