mercoledì 6 giugno 2018

IL GIORNO DEI PASTICCIONI

Sono partito da meno di un minuto della prima PS di questa seconda puntata del Gravel Road Series ad Alba, e non credo ai miei occhi. Il single track tipo toboga stretto e in discesa è un mare di fango, sarebbe una cosa seria con la mtb, figuriamoci con la bici da cross.
Ci sono dei saliscendi, sempre nel fango, solchi profondi e la bici va ovunque. In uno strappo devo scendere a piedi a spingere e scivolo anche a piedi. Ho superato qualcuno partito prima quando la sento gridare dietro, la incito e passa come sempre agilissima quando il grip è precario.
Giro una parabolica di questa sorta di toboga e la vedo ribaltata che si rialza, le grido "ma no!!" e la ripasso.
Usciamo dal trail e c'è da spingere forte, cerco di mettere il 50, non sale, riprovo un pò di volte e mi cade la catena e si incastra. Devo fermarmi, tirarla con le mani, rimetterla su e ripartire. Mi ripassa Elema.
La ripasso, lo stradone ghiaiato nel bosco scende e quello davanti a me non vede la freccia per riprendere il single track sulla destra, freno, mi intraverso e arrivo lungo. Risalgo a piedi e Elema arriva gridando e chiedendo strada. Spingo forte, usciamo in un campo, la ripasso, mi ricade la catena che non ne vuole più sapere di andare sul 50.

Seconda PS, Elema mi passa di nuovo nel fango, poi usciamo su uno stradone tutto da spingere e la vedo in difficoltà. All'arrivo mi grida "non va il cambio, ho solo i rapporti duri e non riuscivo a spingerli", guardiamo e ha rotto al catena, che per miracolo l'ha portata alla fine. Cambiamo tutto e ripartiamo per il trasferimento.

Ho appena passato il traguardo della terza ed ultima PS, mi volto e non arriva. Passa uno, poi un altro, poi ancora, ed eccola che impreca di ogni, "ho sbagliato strada in prova speciale, ma posso essere più idiota?"







Una gara bellissima, ad Alba, nel cuore delle Langhe, un bel sole e tanto fango per terra. Un percorso clamoroso, ben oltre il gravel, molto più vicino alla mtb. Bellissimo per noi e per gli altri partenti, tutti biker che ci si vede sempre in Coppa Piemonte e altrove, ma mi chiedo: se veniva la massa riusciva a fare 88 km così tecnici?
Disciplina giovane ed immatura, a cavallo tra le passeggiate, il bike packing e l'agonismo, senza ancora un'anima né una direzione, il gravel a me piace di brutto. Ma ho seriamente paura che sarà difficile che abbia un futuro che non sia il bike packing per chi ha il tempo di portelo fare. Fosse per me correrei ogni domenica in questa formula, dove puoi fermarti al ristoro senza fretta in trasferimento e poi per dieci km di trail da paura spingi come avessi il demonio addosso per fare il tempo, e poi ancora e ancora. Ma sembra che in giro non siano poi tanti a pensarla come me.

Così ad Alba io ed Elema abbiamo fatto i pasticcioni, lei giocandosi il podio donne per 21 secondi, un quarto posto che brucia al cospetto di ottime elite e di ben 11 donzelle al via, mentre io mi sono bruciato il terzo della mia categoria per una catena che non stava su e gli errori di percorso.
Il giorno dei pasticcioni, anche se alla fine è stata una giornata davvero splendida.

#maiunagioia.


BikerForEver



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