lunedì 23 dicembre 2013

IL PRES

Io e il Pres ci conosciamo da una vita.
E' uno devi vecchi della mountain bike, come me.
Lui è alto e lungo lungo, io sono piccolo e corto.

Anni di gare e battaglie in Liguria e Piemonte, tutti e due sempre a giocarci le nostre carte quando si arriva sul tecnico.

Non ho mai scordato l'ultima salita alla DSB del 2010 con lui a fianco, sotto la grandine e dopo 6 ore durissime, sfiniti, a darci il morale a vicenda per non mollare nemmeno quella volta.

Il Pres si materializza quando meno te lo aspetti sulla Riverosse mentre pedali nei boschi.
Senti un urlo, ti giri e vedi una Jekill nera con su un tipo con le gambe magrissime e infinite, una cuffia di pile verde in testa. Lo incontri e ti investe subito della sua energia, e ti accompagna per un pezzo.
Una volta giù dalla vertical line paura della "filippa" mentre ero col Davò è arrivato come una furia. Abbiamo riso forte e pedalato di nuovo assieme.

A maggio a Bricherasio mentre diluviava come mai, io sono partito e lui ha preferito rinunciare. Mi ha aspettato tutta la gara, e quando sono arrivato fradicio e coperto di fango ma con un sorriso che mi tagliava la faccia, ha riso come al solito di gusto e mi ha detto "ma te sei più pazzo di me!".

Se sono nel Riverosse è molto perchè conoscevo te, Pres. E ora mi sento a casa.

Ho un sogno nascosto, te l'ho detto domenica quando sei apparso giù dal Galletto alto: la 24H a Finale assieme, io, te e magari Giorgio, Denis, chi vuoi. Un team da 4.
A menare come fabbri e a ridere di gusto tutto la notte.
Pensaci bene, le Riverosse a Finale non devono mancare.

Ciao Pres, ci vediamo nei boschi.




BikerForEver


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