lunedì 1 aprile 2013

DISTANZA

E' ora di iniziare ad allungare le distanze. Anzi è anche già tardi, fra un mese iniziano le Marathon che ti dissanguano. Ma con questo clima non è semplice.
Piove, o c'è vento, e fa freddo. Già non sono uno che ama stare in bici per ore, figuriamoci con questo tempo...

Parto per il giro fatto un anno fa, ma mentre salgo al Col de la Madone ho freddo in salita nonostante il sole. Non promette bene. Sono su ai 940 metri e verso Mentone è tutto nelle nuvole.



Scendo e mi congelo, la strada è anche bagnata e fa paura con lo strapiombo sempre presente. La prudenza è d'obbligo.
Arrivo a Mentone, tolgo la mantellina e mastico mezza fetta d'ananas e inizio a salire verso il Col de Castillon sotto un cielo veramente minaccioso. La strada è bagnata e fa freddo. In cima sto ancora bene, e sono sugli stessi tempi del giro del 2012 direi. Ma nell'entroterra il tempo mi lascia perplesso, per cui decido di tornare indietro.



Da Mentone decido di risalire il Col de la Madone, dal lato nobile: sono 13 km di salita sempre impegnativa, spesso oltre al 10%. Dopo 4/5 km arriva la stanchezza, devo scalare e salire sui rulli, mi passa uno che avevo preso prima e mi pare salga al doppio.
Arranco piano piano e arrivo in cima finalmente, l'ambiente veramente "sauvage" è sempre uno spettacolo.



Mi vesto e mi getto su La Turbie e poi giù su Beaulieu. Sento le gambe cotte e ho male a schiena e collo, non uso mai la bici da strada e quindi non sono allenato alla posizione.
Arrivo a casa dopo 5 ore abbondanti, nelle gambe 2600+ fatti in 111 km.
La sera saliamo (in auto sia chiaro!) a Eze per una cena in cui mi mangio anche il tavolo.



La prima distanza è fatta, adesso ci vuole la pazienza di metterne altre due o tre nelle gambe prima che arrivi maggio...
Forza Fabri, che le forze prima o poi arriveranno.


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