giovedì 10 dicembre 2015

I SENTIERI DELLA MEMORIA

E' giovedì, qua a casa siamo immersi nella nebbia. Freddo ed umido, non viene nemmeno voglia di uscire di casa. Ma ho fame, fame di sentieri e di tecnico, e per calmarla devo andare sulle mie terre.
Esco dalla nebbia, luce forte e sole entrano nell'auto mentre guido come un automa.

Tiro fuori la BMC in mezzo ai tre banchetti del mercato settimanale di Roasio, Mi preparo e inizio a pedalare con l'aria fredda che entra nei polmoni mentre il sole sento che inizia a scaldare le gambe. Salgo senza pensare nel bosco, passo e le vigne del Bramaterra e arrivo a tuffarmi nel trail spettacolare a piombo sul bacino di Asei, mentre si apre davanti a me il panorama che riempie il cuore.

Attraverso la statale per Sostegno e salgo da Casa del Bosco verso Fra' Dolcino, ma senza che i pensieri prevalgano, giro d'istinto per un vecchio sentiero che tra salite e discese mi porta a Lozzolo. Mi rialzo un attimo e bevo, mentre la mia BMC mi porta a salire verso Mazzucco. Sono anni che non passo di qua, e iniziano a salire i ricordi alla mente.








Non avevo ancora 30 anni quando ci trovavamo ad Arborio, e salivamo sul camion di Marco Gallo e andavamo a scoprire queste terre. Ricordo Gianca, Alby, Mario Pellizzaro, Roberto Siviero, gli amici di Arborio, Marco Vallaro, altri. La foto l'avevo già messa sul Blog, ma è l'unica che ho di quei tempi eroici. Si andava a Lozzolo spesso, e la salita al Rifugio Alpini Mazzucco era una sfida. Mentre salgo le rampe in cemento al 25% mi ricordo benissimo della lotta per non mettere giù il piede, per arrivare per primi a 4 l'ora alla cima, con bici che oggi farebbero ridere.

E' naturale adesso proseguire per quella che si chiama Rusca Randa, la cresta balorda e piena di pietre che con strappi spacca gambe giunge all'antenna sopra Gattinara e da li continuo come un tempo fino al Castello di San Lorenzo. Il sentiero che si butta sull'abitato lo trovo pulito,come ai tempi eroici di una leggendaria Gran Fondo del 1993. Sto attento a non cadere nella parte esposta, poi mi tuffo sicuro nel trail, passo qualche roccia e si apre la vista. Grido, come un cretino grido, la bellezza di questo punto non richiede altro. Mi fermo e mi seggo, troppi ricordi di sfide in discesa qui con Albi salgono dalla pancia,



Riprendo a salire e torno verso Lozzolo, su sentieri dove non passo quasi mai, tra vigne nobili e incantante, poi giunto al paese risalgo il percorso della gara di maggio, mi tuffo su Orbello e rivado verso la mia Roasio.

Arrivo all'auto con il sole alto e quasi caldo, 1300+ nelle gambe e una sorta di emozione che a fatica posso descrivere.
Mi avete accompagnato in tanti per tutto questo tempo, e mi avete dato la gioia di queste terre. Oggi eravate tutti con me, mi viene da dire grazie.


BikerForEver


martedì 8 dicembre 2015

BACK HOME

Il ponte dell'otto dicembre sfruttato da tutti. Chi va a sciare, chi va a pedalare al mare, chi corre nel cross macinando centinaia di chilometri in macchina.

Ci provo anche io, forse per imitazione o forse non so, e corro sabato la corsa della mediocrità consapevole. Se ci sono tanti partenti, se il tracciato è zero mountain oriented, io farei meglio a stare a casa.

Quindi alla fine è bene tornare alle origini. In fondo non so fare altro, se mai anche questo so farlo: correre sulle mie terre rosse, senza pensare, senza compagni, a gestire qualsiasi imprevisto, qualsiasi clima, qualsiasi pietra.

Back Home.

BikerForEver