domenica 30 settembre 2012

LO ZOCCOLO

Lo Zoccolo non esiste. Si materializza a Roasio dal 1999.
All'inizio eravamo io, i due Gelli, Paolino, Steve, Sopetti. Poi Steve lo perdemmo presto perso dietro le sue storie, Paolino un paio di anni fa e ora usa la moto da trial.
Negli anni si sono aggiunti altri.
Erano le prime notturne, dopo la prima 24H corsa a Finale, tempi eroici.
Luci sul manubrio e Nightriding nei boschi.

Roasio, o come dicono "gli altri" le Riverosse, e gli interminabili inverni passati a pedalare nei boschi.
Posti ormai leggendari, come le Dune, la Madonna degli Angeli, Fra' Dolcino, il Galletto, l'Omino Nuovo e tanti altri.
Sentieri tecnici, sentieri difficili, roba da biker.
E un terreno sabbioso che tiene le piogge più copiose, permettendo di pedalare gli eterni mesi invernali.

Oggi ho incontrato a Roasio Sopetti, Renzo, Basano, Fulvio. E siamo partiti e abbiamo pedalato assieme, come una volta. Nei boschi si sono materializzate poi due 29er e non poteva mancare Manuel.

Sono ormai 20 anni che vado su questi colli, anzi Prealpi. Centinaia di chilometri a memoria, salite e discese epiche, innumerevoli notturne il giovedì sera.


Il gruppo non esiste, ma a volte si materializza.
Bikers.


venerdì 28 settembre 2012

LESSONA

Il meteo del weekend mette male, anticipo con il venerdì di sole la gita a Lessona a provare la Prevostura.
Gara che non mi è mai piaciuta, tutta a strappi e poco tecnica. Anche assai pericolosa in quanto molto affollata e dalla velocità media molto alta.

Hanno inserito un pezzo nuovo orrendo, si scende a piedi in continuazione nelle salitelle, si entra in un bosco e sembra di non uscirne mai.

Alla fine ero stanco, 49 km per 1300+, mica da ridere.
Gamba cotta, meglio stia attento per le prossime due settimane.

Se non piove magari la si va a correre con Lenzi, l'anno scorso c'era pure Gelli e ne venne fuori una sfida a tutta divertente, che io persi of course. La foto è di allora.


Race time.

lunedì 24 settembre 2012

IL CENTOQUARANTESIMO GIORNO

Dal 6 maggio, data della Maxei, al 23 settembre, data della Collombardo, sono passati 140 giorni.
Li ho contati ad uno ad uno.
Ho iniziato a pedalare che mi muovevo a malapena con 2 stampelle appena uscito dai 39 giorni d'ospedale, e da quel momento ho scalato oltre 40mila metri di dislivello. In ben oltre 100 ore in bici da strada e mtb.
Ho sempre avuto male, ne avrò per sempre, sono rimasto zoppo e la questione è solo di adattarsi.
Pedalo storto, male, sgraziato. Ho paura in discesa, mi brucia in salita.
Spesso le ferite sono contornate da lividi violacei che si creano sotto sforzo.

Ma ieri ho corso.
Sono tornato a correre.
Sono andato solo, è normale per me. Ho preso il numero, mi sono cambiato, messo la crema sulle gambe, mi sono scaldato e sono andato nell'ultima griglia. Numero di pettorale 486, eravamo circa 500 partenti.


Lo stomaco bloccato, dopo una notte insonne per l'ansia.
Ho atteso il via, il cardio segnava da fermo 111 battiti.
Alle 10 siamo partiti, giro di lancio spaesatissimo, tra gli ultimissimi.
Poi è iniziata la salita, lunga e infinita, che dai 300 metri di Condove porta al Col Lombardo, a 1600 metri. E storto, affannato, sgraziato ho iniziato a portare su il mio rapportone, il 38.


Ho scollinato dopo un'ora e tre quarti in 168esima posizione. Ne avevo superati più di 300, ma un tempo sarei salito molto più forte.
Da lì è iniziata la discesa, oltre un'ora da panico, sempre singletrack, sempre gradini, pietre, rampe spaccagambe, ripidi, bosco. Mi hanno superato, ho superato, non ho preso rischi, ma non sono sceso piano.
Qualche crampo, molta ansia.





Sono tornato a Condove dopo 2 ore e 52 minuti, in 166esima posizione, due meglio di come avevo scollinato. Sono risultato 23esimo degli M4, ho preso distacchi non da ridere da biker che conosco e con cui lottavo 140 giorni fa.
Ma sono arrivato intero, e pure divertito.


Tagliato il traguardo, ho bevuto un pò di Coca, fatto due parole, sono tornato alla macchina, mi sono vestito, sono stato al pasta party con Davò, tutto come se nulla fosse cambiato.
E sono tornato a casa.

Il mio conteggio finisce qui, 140 notti a pensare a questo giorno. Ora non parliamone più.

BikerForEver.

mercoledì 19 settembre 2012

COME, DOVE, QUANDO

Ieri mattina gita a Condove.
Missione provare la Collombardo, che si correrà domenica.
Non piove, meno male che qui se è anche solo umido è suicide.

Giro sempre spettacolare, si sale fino a 1600 metri, tra mucche e alpeggi.
Quasi due ore per arrivare su, eterna.
Poi si scende sempre in single  track. E trovi di tutto,
Sempre tanto tecnico, alla fine ti fa male ovunque.
Ora la gamba è a pezzi, zoppico un sacco.

Ma son contento, reggo questi percorsi, anche se faccio ancora troppa fatica.

Son state 3 ore e 14 minuti per oltre 1500+.
In testa pensieri scomodi....


venerdì 14 settembre 2012

TANTA ROBA

L'arrivo la sera a mezzanotte
Quattro amici che stanno bene assieme. Quattro Biker.
Io che scrivo, Loca, Salva, Fabri. E le nostre MTB.
Cogne e le sue montagne che tanto amo.
Una giornata perfetta, sole e luce pazzesca, aria fresca e sole caldo.
La Finestra di Champorcher dove mio papà mi portava da bambino insegnandomi ad amare ogni pietra di quella valle.
Il Colle Pontonnet.
Il Pas des Invernieux
Il 3A.
Le salite dure, la bici in spalla, le discese tecniche infinite a perdifiato.
Le 7 ore di biking in quota, i 2300+.
Gli occhi pieni dei panorami infiniti.
La doccia a casa, le confidenze tra noi, le birre e i panini.
Le foto per non dimenticare.

Grazie ragazzi, mi avete ricordato la Vita nel modo migliore.












Bikers For Ever.

domenica 9 settembre 2012

CI RIVEDREMO PRIMA O POI

Ieri notte è morto mio Padre.
Improvvisamente, dopo 24 ore pazzesche passate in un pronto soccorso a capire cosa stesse succedendo al suo povero fisico che crollava a vista d'occhio ora dopo ora.
Era malato da anni ma sembrava stare bene.
Perdere chi ti ha messo al mondo fa male, molto male.
E da mesi non posso dire che il male non stia conoscendolo. Nel corpo e nella mente.

Avevamo un rapporto complesso. Chiuso e introverso, un carattere difficile. Come me, che gli assomiglio sicuramente molto. Gente difficile, che ama star sola.

Un giorno ti svegli e sai che non c'è più. E soffri di tutto quello che non ti sei detto e non hai fatto.
Perlomeno sono stato con lui le ultime devastanti 24 ore della sua vita troncata troppo presto.

Scapperei sui sentieri nei boschi all'infinito ora.
Invece che stare seduto davanti a un pc.
Speriamo di trovare la forza di farlo nei prossimi giorni.

Ciao papà, prima o poi ci rivedremo, lo so.



giovedì 6 settembre 2012

FABRXXX

L'ultima volta che ci siamo visti era alla SerraBike il primo maggio.
L'ultima uscita assieme data aprile. Provammo la Maxei dove poi andai a stamparmi in gara,

Rivedere il Fabri è un piacere, è una persona che sento vicina. E poi pedala bene e soprattutto è uno che non si lamenta mai, gli va sempre bene tutto. E tra l'altro ormai va anche piuttosto forte, magro e allenatissimo come è.

Siamo andati a Roasio, quanto tempo che mancavo.
Sentierini, Omino nuovo, Fra Dolcino, Ponti tibetani, Castello di Vintebbio, Ponte diroccato, Lozzolo, il tecnico per tornare a Casa del Bosco. Ne sono usciti quasi 50 km di vera MTB, con 1300+.
Roba seria, roba da Biker. Roba per noi.

Grazie my friend.



domenica 2 settembre 2012

QUOTA 20000

Anche agosto è finito, e con lui il girovagare estivo. Tornare a Vercelli a me non piace per niente, non mi sono mai innamorato di questa città di cui non sono originario.
Comano e Cogne sono ormai lontane, e con loro le mie amate montagne. Qui non ci sono salite, e oggi prima uscita pianeggiante e noiosissima.
L'ultimo giorno trentino l'ho chiuso con l'ennesimo 1500 metri e rotti portato a casa, nella mia piccola "TransFabri" di 4 giorni.
Così ho chiuso il mese con ben 20320 metri di dislivello scalati. Dopo i 12000 e rotti di luglio, direi che con quello che mi è successo posso ritenermi soddisfatto.
Ora è tempo di riprovare a migliorare le performance, darò una spolverata alle tabelle di un anno fa e vedremo se sarò in grado si seguirle e di migliorare.
Qualche idea in testa c'è...